Magia senza bacchetta

Grazie Lonnie per il supporto moraleç_ç.Uffà,detesto internet cerchi una cosa e non la trovi mai.Uffi.

Beh, anche io la penso così. Non mi stupisce particolarmente il fatto che Harry sia riuscito ad accendere la sua bacchetta pur non tenendola in mano, perchè appunto la magia è "dentro" il mago, non "dentro" la bacchetta (ed è per questo che i Babbani non possono praticare la magia!)...i maghi si servono della bacchetta, secondo me, per gestire la loro magia ("educarla" XD)...quindi è normale che ogni tanto in un momento particolare scappi qualche incantesimo (che sia involontario o volontario)...

In più volevo accennare a una cosa detta da Ron ne "La Camera dei Segreti", e cioè che Fred a cinque anni trasformò il suo orsacchiotto in un ragno perchè lui gli aveva rotto il manico di scopa...non credo che sia come per Harry e zia Marge, credo proprio che le intenzioni di Fred fossero proprio quelle di terrorizzare Ron con un orso/ragno, lo voleva (magia volontaria, non accidentale)...Sicuramente mi sto sbagliando, ma dico solo quello che penso.

la cosa divertente è che quando ho letto i primi post, avrei scritto esattamente ciò che è stato detto da Mei-mey nel suo ultimo post...

ok...

cmq la mia teoria è anche un po' più complessa e sembra che finora (sono alla fine del quinto), abbia giustificato tutto quanto.

Ho sempre creduto che il mago avesse dentro di sé la magia... sennò non esisterebbero i maghi no, ovvero coloro che non possiedono il dono di fare magie.
Il fatto che la bacchetta sia un incanalatore del potere magico è perfetto come espediente. Infatti si potrebbe anche dire che la propria aura potrebbe anche essere incanalata con altri mezzi... penso che la si potrebbe incanalare con una particolare concentrazione: Harry era furioso e completamente concentrato su sua zia, i maghi esperti riescono a sapere come svuotare la mente e a gestire la propria magia a piacimento... Una sorta di conoscenza delle proprie capacità che va oltre il mero strumento.
Il bambino invece, secondo me, ha la capacità di giocare con la propria aura senza accorgersene. Questo lo giustifico perché non conosce il proprio corpo. Non riesce a fare distinzione dentro di sé da quello che è materiale e cosa non lo è. Un po' come imparare a parlare. Il bambino non lo fa apposta, gli capita di parlare e non se ne rende conto. La prima parola di un bambino è sempre seguita da una faccia sorpresa di se stesso, come se fosse scappata da sola...
Per me la questione, questo mago è più forte dell'altro è abbastanza indipendente da questo discorso.
Mi è piaciuta l'idea dell'aura e che la bacchetta se è abbastanza vicina al corpo riesce già a incanalare il potere. Non è per niente contraddittoria con quello che ho detto prima. L'aura si estende infatti per alcuni centimetri oltre il nostro corpo... Anche per questo vi sono esseri che riescono a distinguere il potere dei vari personaggi.

Nico che si concentra sui quaderni... devono entrargli nello zaino senza che lui si alzi... dai piccoli quadernini... dai dai...