Novecento |
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| Francamente non mi indigna la morte di animali quanto mi indigna e mi dispiace la morte di un singolo essere umano. A causa di questa immensa differenza non riesce a toccarmi la morte degli elefanti, ne' a dispiacermi il fatto che un laboratorio di ricerca utilizzi modelli murini per analizzare la prima causa in assoluto di morte tra gli esseri umani, ovvero le patologie cardiovascolari.
Senza (mi dispiace dirlo ma è così) l'uso dei topi, sapremmo pochissimo su una sterminata gamma di problemi fisiologici e patologici, dalle allergie al cancro. Quando metodi che non danneggino poi alcun essere vivente verranno trovati, ne sarò ben lieto.
Altro messaggio invece danno i biologi molecolari quando parlano di "brevettare", presi da una certa euforia, specie dopo il sequenziamento del genoma umano, che danno l'illusione di essere padroni della vita in tutte le sue forme, una sorta di semplificato determinismo causale. Rifletterei su questo fatto, perchè per chi riesce a capire può portare a conclusioni molto allarmanti, se preso sul serio.
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