Musa, mia Divina, Poesie e Versi che ci hanno colpito

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Penelope Clearwater
view post Posted on 27/7/2004, 21:38




Davvero molto bella la poesia della Bronte!
Non la conosco molto come poeta, solo come romaziera.
 
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Elora Róis Amery
view post Posted on 14/11/2004, 00:01




Ripesco il thread dopo quasi quattro mesi... e torno di nuovo con Emily Brontë...


Io sono l’unica il cui destino

Io sono l’unica il cui destino
lingua non indaga, occhio non piange;
non ho mai causato un cupo pensiero,
né un sorriso di gioia, da quando sono nata.
Tra piaceri segreti e lacrime segrete,
questa mutevole vita mi è sfuggita,
dopo diciott’anni ancora così solitaria
come nel giorno della mia nascita.
E vi furono tempi che non posso nascondere,
tempi in cui tutto ciò era terribile,
quando la mia triste anima perse il suo orgoglio
e desiderò qualcuno che l’amasse.
Ma ciò apparteneva ai primi ardori
di sentimenti poi repressi dal dolore;
e sono morti da così lungo tempo
che stento a credere siano mai esistiti.
Prima si dissolse la speranza giovanile,
poi svanì l’arcobaleno della fantasia;
infine l’esperienza mi insegnò che mai
crebbe in un cuore mortale la verità.
Era già amaro pensare che l’umanità
fosse insincera, sterile, servile;
ma peggio fu fidarmi della mia mente
e trovarvi la stessa corruzione

[Emily Brontë]



Elora
 
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Penelope Clearwater
view post Posted on 14/11/2004, 00:21




E' davvero bellissima!
Non la conoscevo affatto ma è molto significativa e attuale!

Hai fatto benissimo a riportare alla luce questo topic!

Questa la conosceranno tutti, ma è una delle mie poesie preferite, la conosco a memoria e sono stata due volte su questo ermo colle a contemplare il luogo in cui l'ha scritta.
Avete già capito di chi si tratta, immagino...

L'Infinito - Giacomo Leopardi
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
De l'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminato
Spazio di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo, ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e 'l suon di lei. Così tra questa
Infinità s'annega il pensier mio:
E 'l naufragar m'è dolce in questo mare.
 
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Silfil
view post Posted on 14/11/2004, 19:50




bellissime entrambe le poesie che avete postato quella di Emily Bronte nn la conoscevo per niente! vi posto questa che mi è capitata per le mani un po' di tempo fa

Cuore di Donna

Ci sono donne che camminano controvento da una vita….

Ci sono donne che hanno occhi profondi e sconosciuti come oceani…

Ci sono donne che cambiano pelle per amore….

Ci sono donne che donano il loro cuore… per poi ritrovarsi a raccattarne i
cocci da sole…

Ci sono donne che in silenzio fanno ballare la propria anima su una spiaggia
al tramonto…

….se ti fermi un istante le puoi sorprendere….
mentre lottano contro il
proprio istinto…

mentre fanno passeggiare il proprio dolore a piedi
nudi…affrontando onde che ad ogni mareggiata sono sempre più minacciose….

Ci sono donne che chiudono gli occhi…ascoltando una musica lenta…che rende
ancora più salate le loro lacrime…..

Ci sono donne che con orgoglio ma con il nodo in gola….rinunciano alla
felicità….

Ci sono donne che con i loro occhi fotografano quegli splendidi ma così
fugaci attimi in cui si sentono abbracciate dall'amore….
…sperando di mantenerli vivi e colorati per sempre…..
…se apri gli occhi un istante le puoi osservare…mentre disseminano briciole
di se stesse lungo il percorso verso quel treno che le porterà
via….mentre
urlano la loro rabbia contro vetri tremolanti di una casa diventata
prigione…..mentre sorridono di disperazione a chi le vorrebbe far tornare
alla vita di sempre…

Ci sono donne che non si fermano davanti a nulla….perché non troveranno mai
la fine di quel filo…

Ci sono donne che hanno fatto un nodo per ogni loro lacrima…sperando che
arrivi qualcuno a scioglierli….

…non fermare il cuore di una donna….niente vale di più

…non far piangere
una donna….ogni lacrima è un po' di lei stessa che se ne va…..

non farla
aspettare da sola ed impaurita seduta sul confine della pazzia….

.....e se la vuoi amare… fallo davvero...

…con tutto te stesso….

stringila e proteggila….lotta per
lei….uccidi per lei….piangi con lei…donale il più bel raggio di sole….ogni
giorno….tieni sempre accesa quella luce nei suoi occhi….quella luce è
speranza…è amore…è puro spirito…è vento…è la più bella stella di
qualsiasi notte…
(Chiara De Felice)
 
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Penelope Clearwater
view post Posted on 16/11/2004, 23:14




Davvero stupenda questa poesia, non la conoscevo affatto!

Questo è un sonetto di Shakespeare, che trovo bellissimo:


Gli occhi della mia signora - William Shakeaspeare

Negli occhi suoi non c’è luce solare;
rosso è il corallo più che la sua bocca;
se neve è bianca, grigio il seno pare;
né chiome ha d’oro s’è nera ogni ciocca.
Di rose rosse, bianche o damascate,
sul viso suo non una ne constato;
e gioia danno l’aure profumate,
ma non ne dà di donna mia il fiato.
Sentire lei che parla è bello, eppure
dà il suono della musica più festa.
Mai d’una dea ho visto le andature;
la donna mia a spasso il suolo pesta.

Il cielo sa: mio amor più rara cosa
è d’ogni altra al raffronto artificiosa.


La traduzione non mi piace molto. Praticamente Shakespeare prende in giro i sonetti degli altri autori che elogiano la bellezza della loro amata: gli occhi luminosi, la bocca rossa, il petto bianco, le ciocche dorate, le guance rosa, l'alito profumato, il suono della sua voce, la sua andatura elegante. Invece l'amata di Shakespeare ha degli occhi privi di luce, le labbra non rosse, il petto grigiastro, capelli neri e intricati, niente rosa sul viso, un alito poco piacevole, una voce sgradevole e quando cammina calpesta il terreno. Però, conclude, il suo amore per lei è forse più vero di quello di tutti gli altri poeti che elogiano la donna senza amarla davvero.

Ah, che uomo che era William!

Ecco il testo originale:

My mistress’ eyes are nothing like the sun;
Coral is far more red than her lips’ red;
If snow be white, why then her breasts are dun;
If hairs be wires, black wires grow on her head.
I have seen roses damasked, red and white,
But no such roses see I in her cheeks;
And in some perfumes is there more delight
Than in the breath that from my mistress reeks.
I love to hear her speak, yet well I know
That music hath a far more pleasing sound.
I grant I never saw a goddess go;
My mistress when she walks treads on the ground.

And yet, by heaven, I think my love as rare
As any she belied with false compare.
 
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Elora Róis Amery
view post Posted on 19/11/2004, 22:17




Tutte belle quelle che avete postato... Ottimo Shakeaspeare!!


Una Bussola

Tutte le cose son parole dell'
idioma in cui, notte e giorno, Qualcuno
scrive, o Qualcosa, l'infinito intreccio
ch'è la storia del mondo. Nel suo vortice

passan Roma e Cartagine, tu e io,
la mia vita che non intendo, il male
d'essere enigma, caso, alfabeto
segreto, passa Babele discorde.

c'è dietro il nome ciò che non si nomina;
oggi ho sentito gravitarne l'ombra
nell'ago azzurro, lucido e leggero

che teso sempre a un mare rassomiglia
insieme a un orologio visto in sogno
e a un uccello che dormendo ha un fremito.

[Jorge Luis Borges]



Elora
 
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Penelope Clearwater
view post Posted on 19/11/2004, 23:35




Bella anche questa...l'ho dovuta rileggere più votle per comprenderla...o almeno spero di averla compresa, ma è motlo bella!

Questa è un po' surreale, ma l'adoro!

Pour faire le portrait d'un oiseau - Jacques Prévert

Peindre d'abord une cage
avec une porte ouverte
peindre ensuite
quelque chose de joli
quelque chose de simple
quelque chose de beau
quelque chose d'utile
pour l'oiseau
placer ensuite la toile contre un arbre
dans un jardin
dans un bois
ou dans une forêt
se cacher derrière l'arbre
sans rien dire
sans bouger...
Parfois l'oiseau arrive vite
mais il peut aussi mettre de longues années
avant de se décider
Ne pas se décourager
attendre
attendre s'il le faut pendant des années
la vitesse ou la lenteur de l'arrivée de l'oiseau
n'ayant aucun rapport
avec la réussite du tableau
Quand l'oiseau arrive
s'il arrive
observer le plus profond silence
attendre que l'oiseau entre dans la cage
et quand il est entré
fermer doucement la porte avec le pinceau
puis
effacer un à un tous les barreaux
en ayant soin de ne toucher aucune des plumes de l'oiseau
Faire ensuite le portrait de l'arbre
en choisissant la plus belle de ses branches
pour l'oiseau
peindre aussi le vert feuillage et la fraîcheur du vent
la poussière du soleil
et le bruit des bêtes de l'herbe dans la chaleur de l'été
et puis attendre que l'oiseau se décide à chanter
Si l'oiseau ne chante pas
C'est mauvais signe
signe que le tableau est mauvais
mais s'il chante c'est bon signe
signe que vous pouvez signer
Alors vous arrachez tout doucment
une des plumes de l'oiseau
et vous écrivez votre nom dans un coin du tableau.


Per fare il ritratto di un uccello - Jacques Prévert

Anzitutto dipingere una gabbia
con la porticina aperta
dipingere quindi
qualcosa di grazioso
qualcosa di semplice
qualcosa di bello
qualcosa di utile per l'uccello
appoggiare poi il quadro ad un albero
in un giardino
in un bosco
o in una foresta
nascondersi dietro l'albero
silenziosi
immobili.
A volte l'uccello arriva presto
ma può anche impiegare degli anni
prima di decidersi.
Non scoraggiarsi
attendere
attendere se è il caso per anni
la rapidità o la lentezza dell'arrivo
non ha nessun rapporto
con la riuscita del quadro.
Quando l'uccello arriva
se arriva
osservare il più profondo silenzio
aspettare che l'uccello entri nella gabbia
e quando è entrato
chiudere dolcemente la porta col pennello
poi cancellare una dopo l'altra tutte le sbarre
avendo cura di non toccare nessuna piuma dell'uccello.
Fare quindi il ritratto dell'albero
scegliendo il ramo più bello
per l'uccello
dipingere anche il verde fogliame e la frescura del vento
il pulviscolo del sole
e il fruscio delle bestie dell'erba nella calura estiva
e poi aspettare che l'uccello si decida a cantare.
Se l'uccello non canta
è cattivo segno
segno che il quadro è sbagliato
ma se canta è buon segno
segno che voi potete firmare.
Allora strappate con tanta dolcezza
una piuma all'uccello
e il vostro nome scrivete in un angolo del quadro

 
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Elora Róis Amery
view post Posted on 25/11/2004, 20:51




I fear'd the fury of my mind

I fear'd the fury of my mind
Would blight all blossoms fair & true,
And my sun it shin'd & shin'd,
And my wind it never blew.

But a blossom fair or true
Was not found on any tree,
For all blossoms grew e grew
Fruitless false, tho' fair to see.

[William Blake]


Temevo che la furia del mio vento

Temevo che la furia del mio vento
rovinasse tutti i germogli belli & veri,
e il mio sole e' brillato & brillato,
ed il mio vento non ha mai soffiato.

Ma un germoglio bello o vero
non fu trovato su nessun albero,
perché tutti i germogli crebbero e crebbero
senza frutti, falsi, anche se belli da vedere.

[William Blake]



Bella la poesia di Prévert, non la conoscevo...

Elora
 
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Penelope Clearwater
view post Posted on 25/11/2004, 23:25




Davvero bella questa...di Blake conoscevo solo "Tiger Tiger" e poche altre.
 
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Elora Róis Amery
view post Posted on 25/11/2004, 23:29




Come ti pare la 'traduzione' che hanno fatto?

Elora
 
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Cassandra Phoenix Nova
view post Posted on 28/11/2004, 02:20




Uhm... Io ho unicamente la versione italina per adesso...
Il mito di Narciso.
“Quando Narciso morì, accorsero le Oreadi
- ninfe del bosco- e videro il lago trasformato da una pozza
di acqua dolce in una brocca di lacrime salate.
- Perché piangi? - domandarono le Oreadi.
-Piango per Narciso - disse il lago.
- Non ci stupisce che tu pianga per Narciso - soggiunsero.
- Infatti, mentre noi tutte lo abbiamo sempre rincorso per il bosco,
tu eri l'unico ad avere la possibilità di contemplare
da vicino la sua bellezza. -
- Ma Narciso era bello? - domandò il lago
- Chi altri meglio di te potrebbe saperlo? - risposero, sorprese,
le Oreadi -
In fin dei conti, era sulle tue sponde che Narciso
si sporgeva tutti i giorni -
Il lago rimase per un po' in silenzio.
Infine disse: - Io piango per Narciso,
ma non mi ero mai accorto fosse bello.
Piango per Narciso perché, tutte le volte che lui
si sdraiava sulle mie sponde,
io potevo vedere riflessa nel fondo dei suoi occhi la mia bellezza. - ”

Oscar Wilde.

 
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Yein
icon13  view post Posted on 29/11/2004, 19:23




caaarinooo!!!
 
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Penelope Clearwater
view post Posted on 30/11/2004, 00:06




Che bella questa poesia! Non la conoscevo!

Elora: la traduzione è letterale, meno poetica del testo originale ma molto fedele, secondo me.
 
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Elora Róis Amery
view post Posted on 1/12/2004, 01:40




Non so perchè, ma la versione originale mi ha colpito molto... La trovo più intensa...

Bellissima quella postata da Cassandra!



The Valley of Unrest

Once it smiled a silent dell
Where the people did not dwell;
They had gone unto the wars,
Trusting to the mild-eyed stars,
Nightly, from their azure towers,
To keep watch above the flowers,
In the midst of which all day
The red sunlight lazily lay.
Now each visitor shall confess
The sad valley's restlessness.
Nothing there is motionless-
Nothing save the airs that brood
Over the magic solitude.
Ah, by no wind are stirred those trees
That palpitate like the chill seas
Around the misty Hebrides!
Ah, by no wind those clouds are driven
That rustle through the unquiet Heaven
Uneasily, from morn till even,
Over the violets there that lie
In myriad types of the human eye-
Over the lilies there that wave
And weep above a nameless grave!
They wave:- from out their fragrant tops
Eternal dews come down in drops.
They weep:- from off their delicate stems
Perennial tears descend in gems.

[Edgar Allan Poe]



La Valle dell'Inquietitudine

Un tempo sorrideva silenziosa
una piccola valle dove nessuno più abitava:
la gente era partita per le guerre,
affidando ai miti occhi delle stelle, a notte,
dalle alte torri azzurre, la custodia
di quei fiori, sopra i quali, per tutto il giorno,
pigramente indugiava la rossa luce del sole.
Ora invece al viandante che di lì passasse
si mostrerebbe il tristo stato di quella valle.
Nulla è ora lì che stia senza un moto:
nulla, tranne l'aria che immobile sovrasta
su quella magica solitudine.
Oh, non un soffio più sommuove quelle fronde,
che ora palpitano come gelide onde
d'intorno alle nebbiose, lontane Ebridi!
Oh, non un vento sospinge quelle nuvole,
che con gravezza si spostano nel cielo inquieto,
dal chiaro mattino fino a sera,
sui fitti campi delle viole non colte -
miriadi d'occhi umani d'ogni foggia -
e sui gigli che ondeggiano e gemono
sopra una tomba che non ha nome!
Ondeggiano: dalle cime profumate
rugiade cadono in gocciole immortali.
Gemono: dagli steli delicati
discendono gemme d' eterne lacrime.

[Edgar Allan Poe]



Elora
 
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Penelope Clearwater
view post Posted on 1/12/2004, 20:19




E' stupenda!
Leggendola ho immaginato tutte le scene...davvero bellissima!

Io non riesco a trovare delle poesie belle che non abbiamo fatto tutti a scuola...ma non me ne ricordo una...
 
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108 replies since 11/7/2004, 01:09   1649 views
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