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| Ventisette piccoli nastri incisi su un vecchio dittafono intorno alla metà degli Anni 60. Sono usciti da uno scatolone rimasto da allora in una soffitta della casa di Agatha Christie a Torquay nel Devon. Li aveva registrati lei, per usarli come base della sua autobiografia e da allora non li aveva ascoltati nessuno. ecco qui l'articolo apparso sulla stampa di oggi. Estratto CITAZIONE In uno dei nastri, la Christie racconta delle decine di lettere ricevute dagli ammiratori, che la imploravano di fare incontrare prima o poi Miss Marple con Poirot. «Ma perché avrebbero dovuto incontrarsi? Ero sicura che sarebbe stato meglio che l’incontro non avvenisse mai. Hercule Poirot, un totale egoista, non avrebbe gradito che un’acuta signora anziana gli insegnasse il mestiere. Come investigatore professionista, non si sarebbe sentito a proprio agio nel mondo di Miss Marple. Sono entrambi delle star, ognuna nel proprio campo. Non li farò mai incontrare, a meno che non ne senta una ineluttabile necessità».
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