Ieri sono stato al Comicon, a Napoli. Avrei dovuto incontrare Charlie, ma all'ultimo mi ha mandato un sms dicendo che non poteva venire. Ovviamente, essendo il sottoscritto un uomo di mondo, non me la sono presa (Charlie, pagherai caro questo affronto!
).
Dunque, innanzitutto, tanto per essere originali pioveva
quindi, dopo un'ora di coda sotto la pioggia sono riuscito a fare il biglietto. Devo dire che solo a Napoli davanti alla fiera ci sono i bagarini che tentano di venderti i biglietti per evitare la fila
La Mostra d'Oltremare è un ottimo posto, moderno, spazioso e ben organizzato. Dispiace dirlo, ma è più adatto ad una manifestazione fumettistica rispetto a Castel S. Elmo, anche se quest'ultimo è più suggestivo. Gli spazi erano molto ampi e rispetto ad altre fiere, anche i punti ristoro erano numerosi e dotati di parecchi posti a sedere. Anzi, al contrario di altre fiere, qui oltre ai soliti panini e prodotti da bar, si potevano consumare pasti completi, con primo, secondo e dessert.
Ma veniamo al clou della manifestazione: gli stand erano ben organizzati, anche se più che fumetti, numerosi stand vendevano principalmente gadget. Sembra che oramai il fumetto generi un mercato parallelo di prodotti che hanno un grande successo: a fine giornata, molti camminavano con una katana in mano o un cappello di paglia in testa. A ruba anche le tuniche di Alba. I cosplay erano numerosi e ben vestiti. In particolare, ho visto la più bella cosplayer di Nami da parecchi anni a questa parte: le ho scattato una foto, ma avrebbe meritato un intero servizio fotografico
e per la prima volta ho visto un Itachi che aveva addirittura lo sharingan agli occhi: negli stand di accessori per cosplayer, oltre a vestiti, sandali, armi ed accessori, vendevano persino kit di lenti a contatto per simulare i diversi poteri oculari di Naruto. Molto figo, io personalmente non ho mai avuto il coraggio d'infilarmi le dita negli occhi neanche per le lenti a contatto normali, ma ammiro chi in nome del cosplay adotta delle lenti a contatto speciali per una maggiore aderenza al personaggio.