Come scrivere una lettera di presentazione, un curriculum vitae e sostenere un colloquio di lavoro, consigli, trucchi, suggerimenti

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Penelope Clearwater
icon11  view post Posted on 14/2/2007, 19:19




Mesi fa ho partecipato ad un seminario di due giorni sulla figura dell'insegnante e del formatore organizzato dall'università di Venezia e da Adecco, una delle tante agenzie di lavoro. La parte curata da Adecco è stata interessantissima: ci hanno insegnato molti trucchi su come redigere un curriculum vitae, una lettera di presentazione, come sostenere un colloquio di lavoro e in generale ci hanno parlato della riforma Biagi, di diritti e doveri dei lavoratori, dei vari tipi di contratti e del CCNL.

Siccome penso che alcuni trucchi posano essere utili a molti, in quanto non scontati, li riporto qui, finalmente adesso che posso.

LA LETTERA DI PRESENTAZIONE
Anticipa il CV, quindi evitare di scrivere cose già dette nel curriculum (a meno che non siano, ovviamente, molto rilevanti).
Indicare eventuali esperienze all'estero, esami sostenuti (quelli rilevanti!), tesi, interessi, obiettivi.

Non aggiungere informazioni a mano, se ce le siamo ricordate all'ultimo minuto: o si rifà la lettera oppure non si aggiunge nulla, lo si dirà al colloquio, se ce lo faranno fare.

Rispondere nei modi indicati dall'annuncio (indicare, ad esempio, il riferimento dell'annuncio).
Se scritta via mail: se rispondiamo ad un annuncio, la lettera di presentazione può essere direttamente il corpo della mail stessa. Se invece ci offriamo noi, spontaneamente, meglio allegare sia il curriculum che la lettera di presentazione in due fogli word separati.

Redigerla al computer. L'unico caso in cui va scritta a mano è se la ditta lo richiede, e in quel caso è solo per are un esame calligrafico.

Informarsi a chi indirizzarla (nome del capo del personale). Ottima la formula "Egregio Dott. Mario Rossi", ad esempio. Non "Spettabile" che va solo per le aziende. Informarsi se la persona in questione è un Dottore, se lo si ignora, usare l'appellativo comunque.

Se non conosciamo il destinatario possiamo scrivere: "C.a. Ufficio del personale" o "C.a. Responsabile del personale", che possiamo mettere come oggetto della mail.
Se si tratta di un piccolo negozio, basta "C.a. Responsabile negozio", meglio comunque chiedere informazioni nei punti vendita su come inoltrare la propria candidatura.
Mettere nell'oggetto il riferimento all'oggetto o la candidatura.

Inserire Nome Azienda, all'attenzione di, e indirizzo in alto a destra, mentre i propri dati personali vanno in alto a destra. Non dimenticarsi di citare luogo e data.
Il corpo non deve superare le 10-15 righe.
Firma autografa.

Può essere suddivisa in 3 paragrafi:
- introduzione (Egregio Dott...)
- vostra presentazione (Sono neolaureato...)
- motivo per il quale state scrivendo (Rispondo all'annuncio.../Mi interessa in particolare al posizione di...).

Importante chiarire le motivazioni che spingono a cercare una particolare posizione.
Evidenziate i vostri punti forti: stage, esperienze lavorativi, tesi, ricerche, lingue straniere, interessi personali,e cc.
La lettera di presentazione deve permettere di distinguerci e interessare chi legge.

Tramite la lettera di presentazione l'azienda valuta anche la vostra capacità di scrivere una lettera in italiano corretto.
Vietato sbagliare i riferimenti dell'azienda (intestandola per esempio ad un'azienda diversa da quella cui la mandate).

Deve in sostanza rispondere alla domanda che si pone l'azienda: Come ci può aiutare questa persona?

CURRICULUM VITAE
E' una breve storia della vostra formazione ed esperienza. Deve rispondere alle domande:
- Chi sei?
- Da dove vieni (formazione)
- Cosa sai fare? (competenze)
- Cos'hai fatto effettivamente?
- Cosa vuoi fare?

Inserire:
- dati personali (nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo e recapiti telefonici, nazionalità)
- titoli di studio e formazione (dal più recente al più vecchio, indicare il voto e il titolo della tesi, se fatta)
- esperienze professionali (sempre dalla più recente, indicando periodo di lavoro, nome azienda e mansioni svolte). Vanno indicate anche le esperienze in nero, che si possono scrivere come "Collaboratore", ma non indicare in questo caso il nome dell'azienda, meglio solo il settore. Includere anche le eventuali ripetizioni se abbiamo un curriculum misero e vogliamo allungarlo.
- conoscenza lingue straniere (specificare il livello per parlato e scritto)
- conoscenze informatiche (specificare programma e livello - anche base, o "cenni di...")
- interessi (volontariato, sport e hobbies), è facoltativo. Si possono mettere gli Obiettivi in alternativa agli interessi.
- ulteriori informazioni (auto, disponibilità oraria, lavorare in gruppo, ecc.)

Deve stare tutto in una pagina sola, massimo 2, dev'essere sobrio e accurato e meglio includere una fototessera classica.
Essere sintetici e precisi, obiettivi e personalizzare il CV a seconda dell'azienda.
Evitare bugie e omissioni, la verità viene sempre a galla.
Differenziarsi senza barare e dare al CV una forma che si legga rapidamente.

Esiste anche un formato europeo del curriculum vitae che potete utilizzare, ma quelli di Adecco hanno detto che lo trovano piuttosto personalizzante, sebbene ne riconoscano l'efficienza e la chiarezza. Rischiate di dilungarvi molto compilandolo, quindi se arrivate a 4-5 pagine è meglio che tagliate alcune informazioni o che propendiate per un curriculum fatto da voi. Tagliate pure le parti del Curriculum Vitae Europeo che non vi interessano o su cui non avete nulla da dire (io ho tagliato la parte delle competenze, che non siano linguistiche e informatiche, non sapevo che metterci).
Lo potete comunque scaricare da qui

Inserire l'autorizzazione al trattamento dei dati in fondo. Se lo si manda via mail non occorre firmarla altrimenti è meglio apporre la propria firma.
Potete usare la seguente formula:
"Autorizzo il trattamento dei dati personali contenuti
nel mio curriculum vitae in base art. 13 del D. Lgs. 196/2003."

Il curriculum può essere inviato:
- via fax con lettera di presentazione
- via posta con lettera di presentazione
- consegnato personalmente
- via e-mail con lettera di presentazione


COME SOSTENERE UN COLLOQUIO DI LAVORO


Innanzitutto quando vi viene comunicato che sosterrete un colloquio dovete assolutamente chiedere:
- di chi dovrete chiedere una volta in ditta (presso quale ufficio, anche)
- l'indirizzo
- l'ora dell'appuntamento.

Sembrano cose scontate ma molti, nell'emozione, si scordano di chiedere questi particolari.

Nel frattempo è consigliabile:
- raccogliere quante più informazioni potete sull'azienda da giornali, internet, informagiovani, ...
- avere un'idea precisa del ruolo (informarsi attraverso conoscenti che lavorano, leggere ed archiviare le inserzioni, ...).

Ricordate che ogni nostro comportamento è comunicazione, che noi ne siamo consapevoli o no.
Noi infatti comunichiamo attraverso tre canali:
- verbale (parole)
- non verbale (gesti, postura, sguardo, mimica facciale)
- paraverbale (tono di voce, silenzio).

Nella fase di ascolto del colloquio bisogna porsi in modo attivo nei confronti dell'interlocutore, cercando la maggior comprensione possibile.
Quando tocca a noi fare domande, non restiamo in silenzio, ma prepariamocele prima e domandiamo dell'azienda, di quante persone ci lavorano, di com'è strutturata...
Non è consigliabile, alla prima occasione di domandare qualcosa, chiedere solo il salario e l'orario o le ferie. Mostrate prima un po' di interesse per l'azienda! E dimostrate, con le vostre domande più precise, di esservi informati su di essa.

Essenziale in un colloquio:
- puntualità (assolutamente telefonare per avvisare dell'eventuale ritardo, ma è meglio che non ci sia. Meglio recarsi al luogo dell'appuntamento qualche giorno prima per controllare di sapere esattamente dove si trova. Il giorno stesso arrivare in anticipo e semmai aspettare in macchina o al bar).
- presenza ordinata (no canottiere, pantaloncini e ciabatte d'estate, meglio i pantaloni che i jeans, poi ovviamente dipende dal lavoro, se è un animatore turistico...)
- modi educati (stretta di mano, dare sempre del "Lei" all'interlocutore, controllare la postura e guardare l'interlocutore negli occhi, non prendere appunti).

Prepararsi alle classiche domande:
- elenca 3 tuoi pregi e 3 tuoi difetti (connessi con il lavoro, ovviamente)
- dove ti vedi tra 10 anni?
- Fammi un esempio di un ostacolo che sei riuscito a superare in campo lavorativo o di un momento di difficoltà.

"You never have a second chance to make a first impression": i primi 90 secondi determinano l'impressione più forte.

Un colloquio ha abitualmente 4 fasi:
- warm up (riscaldamento, 2-3 minuti, brevi domande per stemprare la tensione)
- esame del candidato (20 minuti, classico "Mi parli di Lei..." Si inizia dagli studi e si passa alle esperienze lavorative, solo 2 parole per ogni cosa, non tralasciare le motivazioni, non fissarsi su un aspetto soltanto)
- controesame da parte del candidato (10 minuti, preparatevi delle domande intelligenti da fare)
- chiusura (4-5 minuti, chiedere se ci saranno altri colloqui o se deve attendere l'esito).

Avere sempre un curriculum da mostrare, anche se lo si è inviato in precedenza!
Se ci sono più selezionatori, rivolgersi ad entrambi e non parlare solo con uno, anche se è quello che pone più domande!

Cosa dire:
- sottolineare le esperienze positive
- parlare delle esperienze effettivamente possedute
- rispondere in modo chiaro alle domande andando dritto al punto.

Cosa NON dire:
- "Lo legga sul CV"
- non lamentarsi e/o interrompere
- non raccomandarsi
- non esprimere giudizi polemici sui precedenti datori di lavoro

Cosa chiedere:
- maggiori informazioni sull'azienda (organizzazione, cultura, ...)
- dettagli rispetto al ruolo proposto (dipendenza gerarchica, contentui della mansione, paesi in cui opera, tipo di clienti, esistenza di agenti, ecc.)

Cosa NON chiedere:
- la retribuzione in fase di primo colloquio (semmai alla fine)
- non insistere nel chiedere i tempi di risposta.

Le domande più frequenti:
- motivazionali (verificare la motivazione del candidato, l'azienda vuole sapere se il candidato ha intenzione di crescere nell'azienda o se vede quel posto come una tappa provvisoria)
- comportamentali (valutare se il candidato esprime elementi positivi o negativi nel comportamento, influisce il linguaggio del corpo, che viene analizzato)
- riguardanti la sfera emotiva (scopo di capire se il candidato potrebbe creare dei problemi in azienda, invitato a raccontare eventi specifici per verificare la sua reazione a situazioni negative o momenti di lavoro carichi di stress, di solito viene chiesto un esempio di errore commesso).
- sulla flessibilità (disponibilità di trasferirsi, verifica della capacità del candidato ad adattarsi velocemente a nuove situazioni, lavori e modalità di comportamento).
- sulla forma mentis (verificano i valori e le priorità del candidato sul lavoro, caratteristiche cognitive analizzate attraverso test psicoattitudinali oppure durante il colloquio; si verifica il grado di cultura, se possiede una mentalità aperta o meno, se il candidato si informa, se legge, se viaggia, ...)

Ringraziare con una bella stretta di mano e congedarsi gentilmente.


I VARI TIPI DI LAVORO
Oltre a quello full time/parti time ce ne sono molti altri:

Lavoro in coppia o ripartito/Job Sharing:
- suddivisione del lavoro tra due lavoratori, che figura come unico
- permette di organizzare in piena autonomia l'impegno orario
- ciascun lavoratore è responsabile dell'intera prestazione lavorativa
- nel caso di licenziamento o dimissioni, il contratto decade per entrambi, ma si può suggerire un'altra persona che subentra.
(Ottimo per neo-mamme o mamme single, ad esempio).

Contratto a chiamata o intermittente/Job on Call:

- può essere a tempo determinato o indeterminato
- il lavoratore si mette a disposizione dell'azienda, che può richiederne la prestazione con un preavviso comunque non inferiore ad un giorno lavorativo
- il lavoratore riceve un'indennità di disponibilità per il periodo in cui non lavora (ma deve comunicare in anticipo la propria indisponibilità).

Job on Spot:
Contratto per poche ore o giorni, solo per quando l'azienda ha bisogno, si fa un contratto nuovo per ogni volta. Più frequente del Job on Call.

Contratto a progetto:
- con codice fiscale, non partita iva (a meno che comunque non siano iscritti ad un albo professionale)
- lavoro autonomi con propri strumenti
- si assume stabilmente l'incarico di seguire un progetto ben definito o parte di esso, gestendo autonomamente il proprio lavoro in funzione del risultato, in coordinamento con il committente.
- Posso lavorare anche a casa e posso avere più committenti e più contratti a progetto (o a tempo determinato o indeterminato) contemporaneamente.
- la durata dev'essere determinata o determinabile
- ci dev'essere l'indicazione del progetto o programma di lavoro
- deve contenere il corrispettivo e i criteri per la sua determinazione e i tempi e le modalità di pagamento e la disciplina dei rimborsi spese.
- deve contenere le forme di coordinamento del lavoratore a progetto al committente sull'esecuzione della prestazione lavorativa
- deve contenere anche eventuali misure per la tutela della salute e della sicurezza.

Collaborazione occasionale:

- non può avere una durata superiore a 30 gironi dell'anno solare né ricevere un compenso superiore ai 5000 euro con il medesimo committente.
- ha natura puramente occasionale
- posso avere più contratti di questo tipo (o diversi), contemporaneamente, con diversi committenti

Contratto di apprendistato:
unisce la prestazione lavorativa ad attività di formazione e riqualificazione professionale
Durata minima: 2 anni; massima: 6 anni
Sono previste 3 tipologie:
- apprendistato per l'espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione (15-18 anni)
- apprendistato professionalizzante per una qualificazione attraverso una formazione sul lavoro e apprendimento tecnico professionale (18-29 anni)
- apprendistato per il conseguimento di un diploma o per percorsi di alta formazione (18-29 anni).
Il lavoro può essere massimo due livelli (del Contratto Nazionale del Lavoro) sotto a quello normale, ma può essere anche dello stesso livello. Dopo l'apprendistato, l'azienda non è tenuta a fare un contratto a tempo indeterminato.
La contribuzione figura all'INPS ma non viene pagata dal datore di lavoro, bensì dallo stato. Si ricevono i contributi per la pensione ma non quelli per la disoccupazione.
Se ne può fare solo uno per settore.
Il datore si impegna ad insegnare e far fare dei corsi di formazione (120 ore per maggiorenni, 180 per minorenni), se non lo fa viene multato e il lavoratore assunto a tempo indeterminato.

Contratto di inserimento:
Sostituisce il contratto di Formazione lavoro (CFL)
Favorisce l'inserimento o il reinserimento nel mercato di lavoro di:
- giovani tre i 18 e i 29 anni
- disoccupati di lunga durata fino a 32 anni
- lavoratori con più di 50 anni privi di un lavoro o in procinto di perderlo
- lavoratori che desiderino riprendere un'attività lavorativa e che non abbiano lavorato per almeno 2 anni
- donne residenti in aree ad alto tasso di disoccupazione femminile
- portatori di handicap
Hanno una durata variabile di 9-18 mesi (può essere rinnovato x 6 mesi)
L'azienda ha agevolazioni a livello contributivo, si lavora massimo due livelli sotto il normale (previsto dal CCNL), l'azienda deve garantire l'inserimento di almeno 60% di lavoratori.
 
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Elora Róis Amery
view post Posted on 20/5/2007, 00:39




E' da tempo che volevo rispondere a questa discussione, ma, per una ragione o per un'altra, rimandavo sempre.

Prima di tutto volevo segnalare questo sito, che mi ha dato lo spunto per realizzare il mio CV in html, da utilizzare nei casi di invio tramite posta elettronica. Come spiega il sito, è più personalizzabile e assicura che chi lo riceve possa leggerlo agevolmente, anche se non ha un sistema operativo Windows (in quel caso un file word sarebbe praticamente inutile).

Volevo ringraziare Elena che ha inserito qui tutte queste informazioni utili. Alcune mi erano già state fornite in un progetto curato dalla scuola e molte nella parte iniziale del corso che ho seguito alcuni anni fa, ma averle scritte e facilmente raggiungibili è stato comodo anche per ripassarle (alcune le avevo già belle che scordate ^^").


Quanto alle informazioni stesse, devo dire che alcune mi lasciano perplessa. Ad esempio, nel corso che ho seguito davano indicazioni anche sulla stretta della mano. Una stretta troppo debole non fa una buona impressione, idem una troppo forte. Per i colloqui consigliavano quindi di usare una stretta decisa, ma non troppo "invadente". E da lì altre specifiche (non porgete la mano mollemente, non usate solo le dita nella stretta, la presa deve coinvolgere il palmo, ecc.). Tutto questo perché la stretta della mano spesso racconta qualcosa del nostro carattere.
Il discorso può anche filare ovviamente, ma continuo a chiedermi: a che scopo?
Una persona può mentire nei suoi punti di forza durante il colloquio, può sforzarsi di stringere la mano come da regola, così che non pensino che ha un carattere debole o una propensione a scavalcare i possibili colleghi, può cercare di guardare tutti gli interlocutori presenti, così da celare la timidezza, e via dicendo per tutti gli altri stratagemmi che ti insegnano... Ma se quello è il suo carattere, non è che cambierà solo perché al colloquio ha cercato, con successo o meno, di nasconderlo o mitigarlo. Se una persona è timida rimarrà tale, se una persona ha difficoltà a prendere decisioni velocemente continuerà ad avere il problema anche se al colloquio ha celato il problema, se una persona ha la propensione a seguire solo le sue idee ed è quindi "negata" per il lavoro di squadra... be', al colloquio potrà avere anche stretto la mano nel modo "corretto", ma una volta al lavoro il problema non sparirà certo solo perché non stritola la mano di chi gli si presenta.
Quindi la mia domanda è: se per un lavoro cercano una persona con caratteristiche specifiche, a cosa giova cercare di uniformarsi a uno standard per la durata del colloquio, se poi i nostri reali limiti salteranno fuori il primo giorno di lavoro? :uh:
E' un tipo di "politica del lavoro" che non capisco e non apprezzo. Siamo tutti diversi, mi sembrerebbe utile puntare sulle diversità e non cercare di uniformare i comportamenti e le caratteristiche.



Elora
 
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Penelope Clearwater
view post Posted on 22/5/2007, 16:11




CITAZIONE
Prima di tutto volevo segnalare questo sito, che mi ha dato lo spunto per realizzare il mio CV in html

Davvero molto interessante, grazie! Spesso si dà per scontato che tutti usino Word...

CITAZIONE
Ma se quello è il suo carattere, non è che cambierà solo perché al colloquio ha cercato, con successo o meno, di nasconderlo o mitigarlo

Capisco quello che intendi e ti dò ragione, il tuo discorso fila.
Però devi anche metterti nei panni del datore di lavoro: deve scegliere qualcuno da assumere (e se vuole assumerlo per un periodo di tempo abbastanza lungo, deve stare ancora più attento), non conosce nessuno dei candidati e deve valutare in pochi minuti. Ok, l'esperienza, ma se poi la persona più qualificata del mondo è una piantagrane colossale, non è che si lavorerà molto bene.
E' vero che uno non dovrebbe mostrare di essere quello che non è, ma pensa: hai davanti due candidati: uno che, pur tradendo un certo nervosismo, cerca di rispondere bene, assume una bella postura, pare disponibile, parla bene quando interpellato, pone domande giuste, si sforza di nascondere la sua timidezza (o meglio, di superarla); e uno che invece tentenna, risponde poco e a monosillabi, incrocia le braccia come a volersi difendere...
Anche se non lo assumi per lavori che necessitano di una grande dialettica, lo stesso sceglieresti il primo, direi.

Non si tratta di mostrarsi quelli che non si è, ma di cercare di fare attenzione ai piccoli segni rivelatori che partono dal nostro corpo e aspetto e di superare la timidezza o l'imbarazzo del colloquio (anche perché si presume che dopo qualche giorno di lavoro la timidezza comunque sparirà).

Quanto all'essere negati per il lavoro di squadra o per prendere decisioni su due piedi, di solito lo valutano con domande specifiche, non tanto facili da ingannare. Ad ogni modo, sta alla coscienza del candidato se farsi vedere per quello che si è o meno...tanto poi gli altarini si scoprono e si rischia di vivere malissimo al lavoro...qui concordo senz'altro con te, meglio essere sinceri, o almeno dire che non si ha molta esperienza di lavoro di gruppo (meglio che non dire "no, io lavoro da sola, attaccatevi!" :P ).
Ma se è solo una questione di tentare di fare la migliore impressione, generalmente parlando, possibile, non ci trovo nulla di male, anche se è difficile.
Dopo tutto, si hanno pochi minuti per far vedere quanto si vale. Un incubo per i troppo modesti.
 
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Ale il Mangiamorte
view post Posted on 22/5/2007, 20:24




CITAZIONE (Elora Róis Amery @ 20/5/2007, 01:39)
[color=ff00aa]... che mi ha dato lo spunto per realizzare il mio CV in html, da utilizzare nei casi di invio tramite posta elettronica. Come spiega il sito, è più personalizzabile e assicura che chi lo riceve possa leggerlo agevolmente, anche se non ha un sistema operativo Windows (in quel caso un file word sarebbe praticamente inutile).

[PARENTESI INFORMATICA]

Uso esclusivamente Linux da diversi mesi, e non ho mai avuto problemi con i file *.doc (usando OpenOffice(1))! E pure la quasi totalità di utenti Mac utilizza o MS Office o OpenOffice e non avrebbe parimenti problemi...
Se proprio vogliamo, direi che sarebbe meglio usare formati aperti come l'RTF(2) (se non si usano immagini) o il PDF(3) (ma chi usa MS Office invece di Open Office potrebbe non trovare così automatico il sistema per creare il file...), che assicura di essere come vogliamo che sia con qualunque programma o sistema operativo venga aperto (a differenza dell'HTML)...

Note:
(1) suite di programmi per la produttività personale gratuita, open source, e compatibile con tutti i sistemi operativi, molto simile al più noto Microsoft Office.
(2) Rich Text Format: formato per file di testo formattati, non supporta le opzioni più avanzate di Word ma nel caso di file mediamente articolati il risultato, oltre che maggiormente interoperabile, è anche più leggero rispetto al IMHO pessimo DOC.
(3) creato da Acrobat, che ne ha recentemente aperto le specifiche, è un formato utilizzato nei casi in cui si vuole avere il pieno controllo su come verrà visto il nostro documento, o perchè si usano font fuori standard, o allineamenti particolari, ecc. In OpenOffice Writer è presente un pulsante nella barra degli strumenti per crearli con un clic!

[/PARENTESI INFORMATICA]
 
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Aislinn
view post Posted on 28/5/2007, 14:48




Grazie Elena,utilissimo il post!! image
 
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anyuccia
view post Posted on 29/5/2007, 23:13




ah curriculum... ne ho scritti tantissimi! e i colloqui?? ne ho fatti un infinità! finalmente ho trovato un lavoro che mi va bene! e dove mi trovo benissimo^^
 
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Aislinn
view post Posted on 31/1/2008, 13:22




Domanda: quando si mette la conoscenza informatica, cosa si deve inserire esattamente, oltre all'utilizzo di internet?
 
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Annylisa
view post Posted on 31/1/2008, 13:38




Aislinn penso anche se tu abbia conoscenza di Word, Excel, Power Point che sono generalmente i programmi più utilizzati!
Attendiamo risposte dai più informati...sono curiosa anche io!
 
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view post Posted on 31/1/2008, 16:24

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il metodo migliore è scrivere tutto quello che sai usare o hai usato rigaurdo al pc, senza dare niente per scontato
io per esempio scrivo:

ottima conoscenza de sistema Windows
buona conoscenza di Word ed Excell
discreta conoscenza di Access, Power Point e Works
utilizzo abituale di internet e posta elettronica
Nell'ultimo posto di lavoro ho utilizzato frequentemente il database online Salesforce
 
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Aislinn
view post Posted on 1/2/2008, 18:32




Dementor copio quello che hai scritto però devo scoprire cosa siano Access (magari lo so ma adesso non ricordo) e Power point...
Hai contribuito alla compilazione del mio CV! image
Ultimo dubbio...conoscenza lingue straniere...ho messo inglese e spagnolo...mio zio ha detto di mettere anche francese scolastico...però francese me lo ricordo pochetto pur avendolo studiato una vita...e se poi scoprono che alcune cose son gonfiate? Figuraccia... image
 
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Annylisa
view post Posted on 1/2/2008, 19:25




Sì di ciascuna lingua bisognerebbe dire la capacità di lettura, ascolto, e parlato con gli aggettivi buono,discreto,sufficiente, ottimo anche se se li hai studiati a livello scolastico.
Questo lo so bene perchè l'ho fatto anche io per una borsa di studio!
 
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view post Posted on 1/2/2008, 21:17

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esatto. per ogni lingua comprensione parlata e scritta
guarda, metti pure francese a livello scolastico, perchè appunto scolastico vuol dire che le reminescenze che hai derivano appunto dalla scuola secondaria.

CITAZIONE
devo scoprire cosa siano Access (magari lo so ma adesso non ricordo) e Power point...

access è il programma per fare i database, mentre power point serve per fare le presentazioni (hai presente le varie mail catene che di solito hanno un allegato tipo presentazione di immagini? quelli sono file power point). mentre il secondo potrebbe avere un'utilità pratica (ogni volta che si deve organizzare un ersposizione o un corso di formazione, la presentazione ppt è lo strumento più utile e veloce per esporre in modo chiaro tutti gli argomenti. anche le tesi di laurea si fanno in ppt), access non è fondamentale saperlo usare, dato che è molto difficile e per niente intuitivo e viene usato giusto per le grandi catalogazioni, tipo gli inventari e le biblioteche.
 
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Penelope Clearwater
view post Posted on 20/2/2008, 21:29




Aislinn: mi raccomando, non mettere programmi che non sai effettivamente usare, pena figuracce...

Francese scolastico mettilo pure, come dice Dementor.

Un esempio di curriculum vitae formato europeo lo puoi trovare qui: io l'ho usato per il mio cv, ma tu puoi anche prendere solo ispirazione per alcune diciture.

P.S.: scusate, cerco sempre di trattenere la mia pignoleria ma qui parliamo di CV e non ci devono essere errori: Excel con 1 L.
 
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*Iside
view post Posted on 28/1/2009, 19:36




Io devo porvi due domande.
Innanzitutto, nella formazione, quanto indietro bisogna andare nel tempo? Bisogna fare tutto il percorso addirittura alle scuole elementari (scrivere la valutazione della scuola elementare mi sembra così... strano!), o bastano le medie, o ancora bastano le superiori? E come si compila una sezione della formazione che ha lo status "in corso"? Essendo adesso al primo anno di università, il periodo va da settembre 2008-corrente? tra parentesi magari "primo anno", per far capire che ho appena cominciato? O_ò

Nelle lingue, evidentemente potrei scrivere (anzi, dovrei, essendo il mio ambito di studio corrente) giapponese... ma essendo proprio agli esordi dei primi mesi, cosa posso scrivere? Scolastico anche qui (ma di solito non sottointende le scuole superiori?), oppure "basilare", o "sufficiente"?

Attendo consigli!
 
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moonfairy
view post Posted on 29/1/2009, 11:43




CITAZIONE (*Iside @ 28/1/2009, 19:36)
Io devo porvi due domande.
Innanzitutto, nella formazione, quanto indietro bisogna andare nel tempo? Bisogna fare tutto il percorso addirittura alle scuole elementari (scrivere la valutazione della scuola elementare mi sembra così... strano!), o bastano le medie, o ancora bastano le superiori? E come si compila una sezione della formazione che ha lo status "in corso"? Essendo adesso al primo anno di università, il periodo va da settembre 2008-corrente? tra parentesi magari "primo anno", per far capire che ho appena cominciato? O_ò

In Italia il titolo di studio minimo richiesto nella maggior parte delle professioni è quello di scuola superiore. Perciò basterà che tu scriva:

Titolo di studio … conseguito presso il liceo/l’istituto … (Nome) il … con il punteggio di … /100
Attualmente iscritta al 1° anno del corso di laurea in … presso la facoltà di … all’università … di …


CITAZIONE (*Iside @ 28/1/2009, 19:36)
Nelle lingue, evidentemente potrei scrivere (anzi, dovrei, essendo il mio ambito di studio corrente) giapponese... ma essendo proprio agli esordi dei primi mesi, cosa posso scrivere? Scolastico anche qui (ma di solito non sottointende le scuole superiori?), oppure "basilare", o "sufficiente"?

Io scriverei una cosa del tipo “In corso di apprendimento”, oppure “corso iniziato il … ancora da concludersi”
 
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38 replies since 14/2/2007, 19:19   28853 views
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